Australian Open: genitore/figlio e allenatore/giocatore due binomi estremamente complessi. E se si fondono?
In semifinale è andato Paul, ma l’estratto dell’articolo di LiveTennis può aprire una bella discussione sui genitori/allenatori
In semifinale è andato Paul, ma l’estratto dell’articolo di LiveTennis può aprire una bella discussione sui genitori/allenatori
Un articolo apparso su Journal of Human Kinetics e ripreso da Fabrizio Monticone e PowerliftingTechnique.com confronta l’attivazione di retto dell’addome, erettori della colonna e obliqui esterni durante l’esecuzione di due “classici”, il prone bridge e lo squat, le conclusioni sono molto interessanti, buona lettura!!
Bell’approfondimento! Anche “La Tecnica della Scuola”, però, incorre nell’errore di affermare che fino ad oggi l’educazione fisica nella scuola primaria in Italia è stata insegnata dalle maestre (maestri) di italiano o matematica. No, fino ad oggi, l’insegnamento dell’educazione fisica è in capo alle docenti generaliste che la “devono” insegnare come l’italiano e la matematica….#educazionefisica #educazionemotoria…
La settimana passata ho, in qualche modo, elogiato la pallavolo maschile Federazione Italiana Pallavolo per la capacità di reclutare un gran numero di giocatori con eccellenti caratteristiche antropometriche (a onor del vero occorre dire che ieri la Germania presentava un atleta di 212 cm. ed un altro di 211 cm.). Condividi una, come al solito…
A ottobre 2022 dopo un percorso impegnativo durato quattro mesi abbiamo qualificato i primi 20 Istruttori di Preatletismo d’Italia grazie alla collaborazione con ANG&OS e A.S.I. Ora siamo pronti per partire con il secondo corso con alcune importanti novità: Il calendario del corso prevede: Responsabile del corso: Paolo Moisè Docenti: Riccardo Giacone Riccardo Frati Paolo…
Una interessane proposta per il correre saltare e lanciare e la possibilità di scaricare una applicazione
I 67 metri che il discobolo svedese Pettersson, in grado di fare 7200 punti di decathlon a 18 anni, ha messo nel carniere a Stoccolma, ci fanno riflettere sulla programmazione a lungo termine degli atleti. Mi permetto di ritornare ad un articolo che scrissi per Nuova Atletica nel 1999